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Salvadanai

 

Rompo il porcellino dei giorni che ho vissuto, e conto le monetine che ho scelto di mettere da parte. Una monetina per ogni scelta fatta, una moneta per volta come mi avevano insegnato da bambino, da mettere da parte per il futuro. Il futuro che sembrava tanto lontano, e invece ora eccolo qui.

Rompo il porcellino dei giorni che ho vissuto, e conto le monetine che ho scelto di mettere da parte. Una monetina per ogni scelta fatta, e ora che le conto, le scopro monetine da niente. Le faccio scivolare sul legno del tavolo, e quelle tintinnano sorde le une contro le altre, centesimi di vita perché forse non potevo permettermi altro. Oppure perché il resto l’ho speso a vivere: il biglietto del tram, un paio di scarpe nuove, la spesa, l’affitto, le bollette che arrivano sempre nel momento sbagliato, di tanto in tanto un caffé, una birra fuori con gli amici, quando i calendari avevano ancora sabati e domeniche. Alla fine di tanta vita spesa sono rimasti centesimi, ed io li conto e mi fa male il cuore se penso che, se è vero quel che dicono, che bisogna essere felici costi quel che costi, questi centesimi dovranno bastare. E forse dovranno essere divisi a metà, e di ogni metà una buona parte dovrà, se possibile, tornare nel salvadanaio. Ed io dovrò sperare che stavolta basti, che un giorno le monete che sceglierò di mettere da parte varranno qualcosa, perché a nessuno piace pensare di aver trascorso una vita a fare scelte che non abbiano alcuna importanza. Perché nessuno vuole ammettere di aver potuto mettere da parte soltanto spiccioli della propria vita, da ricordare.

Salvadanaiultima modifica: 2016-07-26T10:38:22+02:00da
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