Elogio dell’ipocrisia

La sincerità è sopravvalutata.

Certo, è necessaria per non rendere la nostra vita (e quella di chi ci circonda) un inganno. Si sta benissimo negli inganni, ben inteso, a patto che funzionino. Ma se proprio vogliamo sentire di aver raggiunto una vita piena, la sincerità è necessaria. Ma fa male, questo credo lo sappiate tutti. E non è detto che sia un male medicinale, che porti poi dei benefici. Non è detto che la sincerità sia un male necessario. Peggio ancora va alla franchezza, sorella meno raffinata della sincerità. La cui differenza sta nei modi, nelle parole scelte e nella noncuranza del dolore degli altri. La differenza sta nella scelta: la sincerità sceglie di dire la verità, con tutta la delicatezza possibile, se possibile. La franchezza sceglie di dire la verità senza giri di parole. Anche quando la verità fa male. Anche quando la verità non è necessaria.

Ma né la sincerità né la franchezza sono per forza pure. Si può essere sinceri per convenienza, perché illuminare la verità con una luce gentile può comunque scatenare una reazione di cui trarre vantaggio. Perché ferire con la brutalità della franchezza può essere una soddisfazione del nostro sadismo.

Forse perché entrambe figlie della verità, e la verità come gli dei è assoluta. Limpida e lucente di se stessa, meravigliosa e terribile come il mare, e come il mare incurante dei nostri destini. La verità, come dicono che dicesse qualcuno, è la fine del mondo.

 

E l’ipocrisia? Oh, certo. La viscida ipocrisia che con voce delicata elargisce menzogne al mondo, in un angolo della stanza col cappuccio tirato sugli occhi. La scaltra ipocrisia, che chissà quali mire nasconde, che chissà a quali troni ambisce. E chissà se invece, di tanto in tanto, regala bugie che addolciscono la verità, e che riscaldano il cuore. E a volte non è nemmeno necessario che siano bugie incartate nella menzogna. Certe volte può persino bastare una bugia nuda, piccola come una caramella e consegnata sulla mano di qualcuno che piange, per svelargli la verità che giace nel fondo del cuore dei bugiardi.

Elogio dell’ipocrisiaultima modifica: 2016-05-25T13:58:40+02:00da lab79
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